Rasoio a mano libera
STORIA
In Europa, i primi rasoi a mano libera di tipo moderno sono stati prodotti a Sheffield nel 1680. Già nel 1740, Benjamin Huntsman produceva rasoi del tutto simili a quelli prodotti oggi con manici decorati e lama scavata partendo da acciaio pressofuso utilizzando una procedura di sua invenzione. Il sistema inventato da Huntsman fu prontamente adottato dai produttori Francesi mentre solo più tardi dagli artigiani inglesi.
Anche molti artigiani tedeschi sono stati o sono tuttora rinomati produttori di rasoi a mano libera. In particolare, nella zona di Solingen (Renania Settentrionale-Vestfalia) per cui è uso chiamare i rasoi prodotti in tale circondario come rasoi Solingen.
I rasoi a mano libera sono stati di ampio utilizzo per tutto l'800 e in molti paesi fino a metà del 900. Tuttavia furono rimpiazzati da altre tipologie di rasoi e in particolare dai rasoi di sicurezza a lametta intercambiabile inventati da King C. Gillette. Questi rasoi utilizzano lamette usa e getta che non richiedono né affilatura né l'utilizzo della coramella. Inoltre il loro costo iniziale è relativamente basso sebbene la necessità del riacquisto di lamette renda il loro uso costoso nel tempo. I rasoi a mano libera erano molto utilizzati anche dai barbieri; infatti, sebbene l'uso personale richieda una certa maestria, si prestano ad essere facilmente usati per radere un'altra persona. Tuttavia, motivazioni igieniche e leggi in materia, li hanno fatti abbandonare a favore degli shavette.
Rasoio a mano libera
Il rasoio a mano libera, dopo un lungo periodo di abbandono, sta vivendo in questi ultimi anni una riscoperta inaspettata.Prima è stato abbandonato dall'uomo comune in favore dei rasoi di sicurezza, bilama, trilama, ecc. e poi dal barbiere, costretto a sostituirlo con un tipo simile ma a lametta intercambiabile. Con la produzione mondiale ridotta a pochissimi fabbricanti la sua fine sembrava prossima e invece oggi il mercato sta vivendo fortunatamente un nuovo periodo di richiesta.Per dare un aiuto a chi vuole imparare ad utilizzare questo stupendo sistema di rasatura vi consigliamo la lettura di questa guida introduttiva che spiega come è fatto un rasoio a mano libera.
Altezza della lama
l'altezza della lama del rasoio è misurata in ottavi di pollice, vediamo nella tabella sotto a quanti millimetri corrispondono:
3/8 = 9,5 mm
4/8 = 12,7 mm
5/8 = 15,9 mm
6/8 = 19 mm
7/8 = 22,2 mm
8/8 = 25,4 mm
Ai tempi d'oro del rasoio a mano libera i maggiori produttori avevano nei loro cataloghi lame con tutte queste altezze, ai giorni nostri praticamente le misure rimaste sono la 5/8 e la 6/8.
I rasoi da 3/8 hanno lame basse, sono poco usati e vanno bene per il contropelo.I rasoi con lame altissime da 8/8 vanno bene per radersi solo a pelo. Con le loro lame così ampie e flessibili sono difficili da usare non permettono di radersi comodamente nei punti difficili specialmente sotto il naso, sono quindi adatti ad utenti esperti.Come abbiamo detto sopra le misure rimaste sono la 5/8 e la 6/8. I rasoi con queste altezze sono un giusto compromesso, ben maneggevoli consentono di raggiungere i punti più difficili del viso e, in special modo la misura 5/8, sono le più adatte ad un neofita.
Tipi di acciaio utilizzati
La lama in acciaio inossidabile ha il vantaggio di mantenere l'affilatura più a lungo e di non arrugginire ma una difficoltà maggiore di affilatura.La lama in acciaio al carbonio mantiene meno l'affilatura ma ha il vantaggio di potere essere affilata più velocemente.Dopo la rasatura si deve avere cura di pulire e asciugare perfettamente le lame dei rasoi, specialmente quelle in acciaio al carbonio, in modo da evitare possibili ossidazioni.
Il Manico
il manico di un rasoio a mano libera è costituito da due guancette leggermente ricurve. Le guancette sono un contenitore di protezione una volta che la lama è ripiegata nel manico.
I Materiali dei Manici
Per la produzione dei manici vengono utilizzati una grande varietà di materiali, alcuni aumentano la bellezza dei rasoi e anche il loro valore rendendoli a volte oggetti d'arte e da collezione.Nei secoli scorsi non era raro trovare manici in avorio, oro, argento, tartaruga, madreperla, celluloide, alcuni finemente lavorati con preziosi decori. Ai giorni nostri si usano materiali meno nobili come la plastica, per i rasoi più economici o i legni e i corni per i rasoi più pregiati.
Molto utilizzati le resine che imitano materiali naturali come l'avorio, la madreperla e la tartaruga; utilizzata anche la micarta che è un materiale tecnico molto resistente composto da resine con incorporate carta e tessuti (tipo cotone e lino). Meno utilizzati gli acciai.Molto apprezzati i manici in legno, specialmente di ebano e ulivo, che vantano tra le loro caratteristiche principali oltre che una discreta eleganza anche una notevole resistenza all'acqua.Eleganti i manici in corno, un materiale di ineguagliabile bellezza. Grazie alle sue sfumature naturali ogni rasoio è assolutamente unico ed originale.Si trovano anche manici in corno di bufalo, di colore scuro tendente al nero e in corno di cervo. Purtroppo il corno è un materiale naturale che non va d'accordo con l'acqua, richiede quindi la massima cura. Dopo l'uso lasciarlo il meno possibile a contatto con l'acqua e prestare attenzione ad asciugarlo perfettamente.
Il Perno
il perno permette l’accoppiamento mobile delle due guancette con la lama del rasoio.La lama ruotando sul perno può essere aperta o richiusa nel manico.Il perno normalmente è provvisto di rondelle poste nella parte esterna delle guancette.Nella parte interna, dove il perno attraversa il codolo e le due guancette, sono poste delle boccole di solito in ottone che hanno la funzione di permettere la rotazione della lama senza impuntamenti.
Il Distanziatore
Nel manico, dalla parte opposta dove c'è l’accoppiamento mobile delle due guancette con la lama, si trova il distanziatore. E' uno spessore posto tra le due guancette mediante un rivetto e serve a creare lo spazio necessario ad accogliere la lama.
La Punta
Anche le punte meritano un approfondimento. Esistono di tre tipologie, quelle quadrate, quelle tonde e quelle concave. Le lame a punta quadrata sono le più classiche, ma anche le più pericolose. Questo perché aumentano il rischio di ferirsi il viso, se usate in modo incauto. Quelle a punta tonda sono invece le più comuni, perché più sicure in quanto a rischi di taglio. Infine le lame concave, ovvero quelle usate dai barbieri professionisti. Sono opzioni utili solo per chi rasa il viso di qualcun altro. In realtà esistono anche altre tipologie di lame, come la spanish e la french. Si tratta di lame che si differenziano per via del grado di arrotondamento della punta.
Vediamo quì le più utilizzate, la terminologia per identificarle è in lingua inglese:
Round Point:
questo tipo di punta ha una forma semicircolare e quindi priva di qualsiasi spigolo, è la più usata nella produzione ed anche la più consigliata per i neofiti.
Square Point:
Questo tipo di punta ha un profilo diritto è praticamente perpendicolare al filo del rasoio. Questo tipo di lama è utilizzata da chi ha già una certa esperienza. Permette di radersi nei punti difficilmente raggiungibili ma c'è il rischio di tagliarsi causa lo spigolo.
French Point
questo tipo di punta ha il profilo di un quarto di cerchio. Nell'uso ha le stesse caratteristiche della punta Square point.
Spanish Point:
questa punta ha un profilo contrario di quello round point, praticamente ha una forma quasi semicircolare ma a rientrare nel mezzo.
Barber's Notch Point:
è la punta con la forma più particolare.
Il Dorso e la Costa
il dorso, è la parte opposta al filo tagliente della lama, può avere diverse forme, la più utilizzata è quella arrotondata. Nei modelli più pregiati può avere incisioni e decori ornamentali spesso in oro 24 K.Osservando l'immagine si vedrà che il dorso confluisce in due coste laterali che sono le parti più sporgenti della lama.Quando la lama del rasoio viene appoggiata sulla pietra, per compiere l'operazione di affilatura, si vedrà che è unicamente la costa insieme al bisello a toccare la sua superficie.
Il Codolo
è la parte del rasoio che serve ad impugnare la lama. Il lato superiore e inferiore, dove appoggiano le dita, normalmente non sono lisci ma zigrinati per permettere una presa migliore.
In genere sul codolo è inciso il nome del produttore e il modello del rasoio.
Il Poggiadito
il poggiadito è la parte del codolo che prosegue oltre il perno.La sua funzione è quella di appoggiare l'anulare ed avere così una impugnatura completa e bilanciata del rasoio. Raramente si possono trovare rasoi con un poggiadito più lungo, in questo caso oltre l'anulare si può appoggiare anche il mignolo.
La Spalla
la sua funzione è quella di collegare il codolo alla lama. E' praticamente un ispessimento verticale e può essere singolo o doppio. Si utilizza in alcune lame per stabilizzarle. La spalla in alcune lame non è presente, in questo caso il codolo confluisce nel manico senza ispessimenti.
Le Facce della lama:
sono le due superfici laterali della lama del rasoio. La faccia che si vede impugnando il rasoio con la mano destra spesso è decorata e incisa con ornamenti vari a volte con finiture in oro 24 K.La sezione della lama (Grind) guardando un rasoio frontalmente si potrà capire che tipo di arrotatura, in inglese Grind, è stata utilizzata per la sua lama. Dal medioevo fino ai primi anni dell'ottocento la sezione delle lame dei rasoi era a cuneo. In seguito si iniziò ad arrotare i rasoi incavando longitudinalmente le facce della lama dando loro leggerezza e flessibilità e ottenendo così il doppio vantaggio di avere una rasatura più confortevole e una affilatura più veloce.Osservando l'immagine si vedrà che la forma a cuneo, in inglese Wedge, ha le due facce della lama perfettamente piane, mentre le altre hanno la forma incavata, in inglese Hollow. Ai giorni nostri i rasoi a mano libera, tranne in rarissimi casi, hanno tutti la molatura concava. Si possono trovare diversi gradi di concavità come un quarto concavo, mezzo concavo e per classificarli viene usato il termine inglese hollow ground. Esistono così i: 1/4 hollow ground, 1/2 hollow ground, full hollow ground, extra hollow ground. Queste sono le sezioni della lama più utilizzate, ne esistono altre meno utilizzate ricordiamo il Microtome che il più delle volte ha una faccia piana cioè wedge o leggermente concava mentre l'altra faccia è concava cioè hollow.Bellied Hollow: a volte capita di trovare una sezione particolare di hollow chiamata con il termine inglese bellied hollow. Se si osserva l'immagine sopra si vedrà che la sezione hollow di questa lama presenta un ispessimento. Parte dalla punta e orizzontalmente arriva fino al codolo. La sua funzione è quella di stabilizzare le lame molto concave ed evitare in questo modo possibili rotture.
Il Bisello e il Filo
Il bisello, in inglese bevel, è un termine che deriva dalla lingua francese e corrisponde alla zona terminale della lama, opposta al dorso, in cui le due facce convergono per formare nella parte più estrema il filo tagliente.E' un'area di altezza non delimitata che interessa tutto questo angolo di incontro.Il bisello nelle lame full hollow è meno alto rispetto ad una lama hollow mentre in una lama wedge il bisello è costituito dall'intera superfice delle due facce della lama.Quando la lama del rasoio viene appoggiata sulla pietra, per compiere l'operazione di affilatura, si vedrà che è unicamente la costa insieme al bisello a toccare la sua superficie.Nella fase di affilatura di un rasoio si deve prestare attenzione che il bisello sia ben regolare e che non sia più alto su una faccia rispetto all'altra della lama.
Conclusione:
Imparare a farsi la barba con questo stupendo arnese richiede tempo, inizialmente gli insuccessi non mancheranno.Non lasciatevi prendere dallo scoraggiamento, con molta pazienza, un poco alla volta, la vostra mano prenderà dimestichezza con il rasoio, diventerà sempre più abile nel maneggiarlo e alla fine il vostro rasoio vi appassionerà e diventerà un compagno fedele.Per ricompensarlo imparerete a dedicarli del tempo e, con una regolare manutenzione, lo manterrete per lungo tempo sempre in perfetta efficienza. Da subito dovrete imparare l'uso della coramella e successivamente delle pietre per poterlo affilare.
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